Istituzione: aprile 1940
Campi dipendenti dal complesso di Auschwitz: 50
Liberazione: 27 gennaio 1945 (Armata Rossa)
Immatricolate nel complesso di Auschwitz circa 405.000 persone – di cui 132.000 donne
La cifra dei morti oscilla fra 1.000.000 ed un 1.500.000 circa
Alla fine di aprile del 1940 i nazisti trasformarono in Lager il complesso di caserme asburgiche di Oswiecim, piccolo centro polacco sito 60 km a sud-ovest di Cracovia, nella regione della Slesia.
I primi ad essere deportati ad Auschwitz 1 (nome tedesco di Oswiecim) furono politici polacchi.
Nel luglio dello stesso anno iniziò lo sgombero del vicino sobborgo di Zasole che, con i suoi 40 km2 di estensione, costituì parte della cosiddetta “area di pertinenza del Lager”; nell’ex Bunker delle munizioni cominciarono intanto i lavori di costruzione del forno crematorio, prodotto dalla ditta Topf & Figli di Erfurt.
Nei primi mesi del 1941 Himmler ordinò di costruire sul terreno espropriato al villaggio di Brzezinka, poco distante da Oswiecim, un secondo campo destinato a contenere 100.000 deportati; questo secondo Lager fu chiamato Auschwitz 2 o Birkenau (nome tedesco di Brzezinka).
Himmler ordinò anche che 10.000 prigionieri fossero impiegati nella costruzione di una fabbrica di gomma sintetica, la “Buna”, che faceva parte del cartello di industrie noto con la sigla “IG-Farben”: la fabbrica sorse nel villaggio di Monowice e fu chiamata Auschwitz 3 (o Monowitz).
Si susseguivano frattanto gli arrivi di deportati, fra i quali centinaia di prigionieri di guerra sovietici, che in pochi giorni furono fucilati o uccisi in altro modo.
Furono sperimentate ed avviate le procedure per lo sterminio di massa con il gas asfissiante. A questo scopo fu adibita una fattoria nei pressi di Birkenau, trasformata in camera a gas provvisoria e nota come “casetta rossa”. Himmler disse di avere scelto Auschwitz per la “soluzione finale della questione ebraica”, poiché riteneva inadeguati i centri della Polonia orientale a ciò destinati.
Ai primi di settembre del 1941 risale probabilmente la prima gassazione di uomini con i cristalli di Zyklon B: avvenne nelle celle sotterranee del blocco 11 di Auschwitz 1, dove 850 prigionieri (600 sovietici e 250 altri deportati) morirono. Successivamente a fianco del locale del forno crematorio fu allestita una camera a gas.
In attesa di costruire a Birkenau camere a gas e crematori più capaci, la “casetta rossa” e la nuova “casetta bianca”, adibita allo stesso scopo, continuavano a funzionare per lo sterminio.
La popolazione concentrazionaria era in continuo aumento: a migliaia arrivavano i deportati, sia da altri Lager nazisti sia dai luoghi di detenzione della Germania e di altri paesi europei.
Tra il 1942 ed il 1943 furono costruiti a Birkenau quattro distinti edifici per l’installazione di ampie camere a gas sotterranee e numerosi forni crematori, dove fino al novembre del 1944 si susseguirono senza sosta le eliminazioni di massa.
Probabilmente a partire dal 1943 data l’inizio degli esperimenti medici eseguiti su deportate e deportati utilizzati come cavie. Gli scopi erano vari: sterilizzare in massa uomini e donne, indagare sui gemelli, sperimentare nuovi farmaci per conto di ditte.
Il complesso concentrazionario di Auschwitz era anche un luogo di lavoro: esso amministrava circa 50 campi dipendenti, ai quali venivano inviate migliaia di deportati.
Dall’autunno del 1943, chiusi i centri di sterminio polacchi di Sobibor, Treblinka e Belzec, il complesso concentrazionario di Auschwitz divenne così il più grande centro di sterminio mai esistito. Nel novembre del 1944, in conseguenza dell’avanzata dell’esercito russo, i nazisti fecero smantellare i crematori di Birkenau e successivamente li distrussero.
Quindi iniziarono i trasferimenti forzati per l’evacuazione di deportati verso altri Lager del Terzo Reich. Il 27 gennaio del 1945 l’Armata Rossa liberò i tre Lager di Auschwitz, trovandovi circa 7.000 persone ammalate che, non essendo in grado di muoversi, non erano state fatte marciare.
Ancora oggi risulta molto difficile fornire cifre certe sia sul numero complessivo dei deportati dei tre Lager (Auschwitz 1, Auschwitz 2 – Birkenau e di Auschwitz 3 – Monowitz) sia sul numero dei deportati uccisi direttamente nelle camere a gas ed indirettamente nel Lager.
Fonti:
– Gazzetta Ufficiale della Repubblica Federale Tedesca, 24.09.77
– Schwarz, G., 1990, Die nationalsozialistischen Lager, Fischer Verlag
– Tibaldi, I., 1994, Compagni di viaggio
– Dall’Italia ai Lager nazisti
– I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli editore
– Pieghevoli informativi dei Lager
-Testimonianze dai lager.rai